Poesie di Jan-Jacob Slauerhoff tradotte in italiano

E nel 1947 che Giacomo Prampolini pubblica due poesie di Jan-Jacob Slauerhoff in una traduzione italiana. Ben 22 anni passano prima dell’arrivo di altri tre componimenti tradotti e raccolti in un fiorileggio del 1959. Dovevano passare 70 lunghi anni prima che una raccolta di ben 121 poesie vide la luce in Italia nel 2019. Tre anni dopo – nel 2022 – troviamo quattro poesie di Slauerhoff nella raccolta che Giorgio Faggin dedica a poeti olandese del Novecento.

Le tre poesie riportate in questa pagina sono state ricuperate dalla raccolta Poesia olandese contemporanea del 1959. I componimenti sono: ‘Canto autunnale del marinaio’, ‘Arcadi’ e ‘Passato’, seguiti dalle versioni originali.

Canto autunnale del marinaio

L’impeto di folate turbinanti
Distrugge i fiori indifesi
E spoglia le siepi che gemono:
I laghi chiari s’intorbidano.

Avessi un piccolo podere
Con bambini che giocano fuori
Per indugiare dietro i vetri
Umidi di pioggia, felice senza pensieri.

Dopo aver tanto vagato
E scrutato scontroso il mare eterno,
Dopo il lungo tumulto dei pericoli:
La quiete di un luogo tranquillo.

Ma è stato diverso,
I miei compagni sono morti prima
O dirottati in altra solitudine.
lo incagliato in una città morta,
Passeggio in un sentiero solitario,
Familiare con tombe abbandonate
Circondate da foglie moribonde.

Arcadia

Indolente si sveste tra il fogliame,
Trema in estasi e brama un rapitore,
Pensa a ninfe e fauni.

Ninfe che si davano a fauni
Con delizia, nude tra il fogliame,
Spiate da streghe sogghignanti.

L’acqua increspata la riflette morbida:
Le ondette del rio poco profondo
Fanno guerriglia ai suoi piccoli piedi.

Su un masso il marito la guarda
Giocare, si rode dalla rabbia
E succhia il suo manilla.

Passato

Penso all’isola dove non approderò più:
– Quasi invisibile dal mare, tanto è stretta;
Il piccolo villaggio che non nomino
Basso dietro la diga, sotto gli alberi –

E alla donna che non vedrò più:
Ero con lei una notte di tempesta,
Il vento notturno batteva alla vecchia finestra;
Giaceva molto calma e mormorava un nome
Che non rammento, ma che porto in tutti i miei sogni.

Le versioni in olandese

Zeemans Herfstlied

‘t Geweld van de wervelende vlagen
Verwoest de weerlooze bloemen
En plundert de steunende hagen;
De blanke meren vertroeblen.

Had ik nu een needrige hoeve
En kinderen spelende buiten,
Om aan de beregende ruiten
Gedachtloos gelukkig te toeven.

Na ‘t zwerven en stuursche staren
Over de eeuwige zee,
Na ‘t eindloos tumult van gevaren:
De stilt’ van een vredige stee. –

Maar het is anders geworden,
Mijn makkers zijn vroeger gestorven
Of in ander alleen-zijn verzworven.
Ik strandde in een doode stad,
Bewandel een eenzaam pad,
Vertrouwd met vergeten graven,
Omspeeld door zieltogende blaren.

Verleden

Ik denk aan ‘t eiland waar ‘k niet meer zal komen:
–’t Is bijna niet uit zee te zien, zoo smal;
Het kleine dorp dat ik niet noemen zal
Ligt diep achter den dijk onder zijn boomen –

En aan de vrouw bij wie ‘k niet meer zal komen:
Met haar lag ik één stormigen nacht tezaam,
De onrustige nachtwind rukte aan ‘t oude raam;
Zij lag zeer stil en mompelde een naam
Dien ‘k niet meer weet, maar draag in al mijn droomen.

Arcadia

Langzaam kleedt zij zich uit in het loover,
Rilt verrukt en verlangt een roover,
Denkt aan nimfen en faunen.

Nimfen die zich genotvol over-
Gaven aan faunen, naakt onder loover,
Begrijnsd door oude alraunen.

‘t Rimpelend water spiegelt haar week:
Met haar voetjes in de ondiepe beek
Voeren de golfjes guerilla.

Op een steen zit haar echtgenoot,
Ziet haar spelen, ergert zich dood
En zuigt op zijn manilla.

Poesie di Jan-Jacob Slauerhoff

Note a Poesie di Jan-Jacob Slauerhoff tradotte in italiano

  • Poesia olandese contemporanea. A cura di Gerda van Woudenberg e Francesco Nicosia. Milano: Schwartz, 1959, pp. 128 – 133.
  • Per altri scrittori e scrittrici olandesi tradotti in italiano vedere qui.
  • Esiste una pagina wikipedia dedicata allo scrittore.

 

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