Poeta e pittore: Lucebert quattro poesie tradotte in italiano. I componimenti furono tradotti verso la fine degli anni cinquanta e pubblicati nel 1959. Li riporto fuori dall’oblio.
Io cerco in modo poetico
lo cerco in modo poetico
Ciò significa
Acque della semplicità illuminate
Di esprimere
Lo spazio della vita completa
Se non fossi stato uomo
Uguale a moltitudine d’uomini
Ma se fossi colui che ero
L’angelo di pietra o fluido
Nascita e dissolvimento non mi avrebbero toccato
La strada dalla solitudine alla comunità
La strada pietre pietre bestie bestie uccelli uccelli
Non sarebbe tanto sudicia
Come ora appare nelle mie poesie
Istantanee di quella strada
Oggi ciò che sempre s’è chiamato
Bellezza bellezza ha il viso bruciato
Non consola più gli uomini
Consola le larve i rettili i topi
Ma spaventa l’uomo
E lo colpisce con la coscienza
Di essere una briciola sull’abito dell’universo
Non più soltanto il male
Il colpo mortale ci fa ribelli o umili
Ma anche il bene
L’abbraccio ci lascia disperati a tentare
Lo spazio
lo ho perciò cercato
La lingua nella sua bellezza
E allora ho udito che non aveva più d’umano
Che i balbettii dell’ombra
E della luce assordante del sole
Dammi schiudendoti
Dammi schiudendoti
Il tuo fiore insondabile il tuo bacio
Come un folle fuco galleggio
Sull’acquarello della sete
Di u e di a il tuo spazio
È saturo per il mio ansare
Di salire e respirare
È accumulato il mio corpo
E la mia voce gioca e batte le ali
Come un albero scuro alla fonte
Udite allora con le vostre mani affrettate
Allora il battito del vostro cuore
Sono un sogno buio nel sole
Sono l’uomo cento che abbraccia
Sono un cenno nelle nuvole
Pescatore di Ma Yuan
sotto nubi nuotano uccelli
sotto onde volano pesci
ma in mezzo il pescatore riposa
onde diventano alte nubi
nubi diventano alte onde
ma intanto il pescatore riposa
La fine
vecchio il tempo e molti uccelli nevicano
nel vuoto nella lontananza
si diventa stanchi e le voci
gelano anche sulle labbra più pure
ruvida e bassa procede la pioggia
dove sono andati i giorni chiari
dove sono rimaste le nuvole
ogni cosa è muta e di pietra
solo chi nell’angustia numerava gli elementi
curvo vibrando come le sferzate
dà l’ultimo suono: la canzone
ha vita eterna.
Note a Lucebert quattro poesie tradotte in italiano
‘Lucebert’ è il pseudonimo di Lubertus Jacobus Swaanswijk (1924-1994). In quanto poeta era considerato il capostipite del movimento dei ‘Cinquantisti’, un gruppo di quindici poeti, che nel secondo dopoguerra iniziarono loro esperimenti di forma e di contenuto.
I commenti di alcuni altri poeti erano negativi e talvolta addirittura sprezzanti. Lo scrittore Gerard Reve, che si autodefinì ‘scrittore del popolo’, usava il termine ‘woordkakkerij’ che vuole dire ‘cacata di parole’. Il poeta Bertus Aafjes, celebre per la sua raccolta ‘In cammino verso Roma’, scrisse il 13 giugno 1953 un articolo in cui si domandò ‘È la SS entrata marciando nella poesia?’ Un chiaro riferimento al passato del giovane Lucebert entusiasta fautore del nazismo. La stigmatizzazione di Lucebert ha avuto un effetto devastante sulla carriere poetica di Aafjes. Diversi anni più tardi i due poeti si sono riavvicinati.
- Mi pare che non vi sia in italiano alcuna raccolta di poesie di Lucebert.
- Gli originali di Lucebert quattro poesie tradotte:
- Io cerco in modo poetico = Ik tracht op poëtische wijze.
- Dammi schiudentoti = Overhandig mij brekend.
- Pescatore di M Yuan = Visser van Ma Yuan.
- La fine = Het einde.